Se si dovesse inserire lo Shangai in una categoria, sicuramente lo si potrebbe definire come una variante di gioco che deriva dall'Orologio poiché ne ripropone molte delle caratteristiche. Ciò che, tuttavia, distingue l'Orologio dallo Shangai è innanzitutto una maggiore difficoltà di fondo. Infatti, se l'Orologio è un gioco che richiede un altissimo grado di precisione, con la variante Shangai questo requisito viene portato a un livello ancora più elevato.  Per questi motivi, lo Shangai va benissimo come metodologia di allenamento se si è già abbastanza bravi, mentre per chi è alle prime armi probabilmente è meglio scegliere qualche variante meno probante. Un aspetto che in qualsiasi sport talvolta si tende a ignorare è rappresentato dal fatto che allenarsi in modo troppo pesante non solo non apporta benefici, ma rischia di far nascere una sorta di avversione all'allenamento. Ogni percorso di preparazione, d'altronde, va sempre tarato in base alle capacità di ciascun giocatore. Praticamente, giocare a Shangai senza aver prima raggiunto un certo livello di bravura, sarebbe come entrare in una palestra per la prima volta e pretendere di alzare 100 kg col bilanciere su panca piana: assolutamente da evitare.

Caratteristiche dello Shangai

Prendendo i dovuti accorgimenti appena descritti, il gioco dello Shangai rimane comunque una modalità di gioco davvero divertente e stimolante proprio grazie alla sua difficoltà. Come si è già detto anche a proposito di altre varianti, anche lo Shanghai è una variante non ufficiale, vale a dire non è codificata dalle istituzioni sportive e quindi generalmente non viene impiegata nei tornei e nelle manifestazioni ufficiali. A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi perché allora se ne parli tanto. Ebbene, bisogna sempre ricordare che le Freccette sono una disciplina che perlopiù viene praticata a livello amatoriale e semplicemente per diletto, quindi è naturale che accanto a varianti ufficiali come la Chiusura 301 ci siano invece formule di gioco più "underground" come il Cricket, il Baseball o le già citate Giro dell'Orologio e Shanghai.

Sul piano del regolamento, le differenze tra Shanghai e Giro dell'Orologio non sono numerose ma sono comunque sostanziali. Innanzitutto, non ci sono limiti al numero di giocatori: è possibile giocare in due o anche più partecipanti. Generalmente, lo Shanghai vede degli scontri individuali ma non esistono controindicazioni che impediscano di giocare a squadre, l'importante è ovviamente organizzarsi per bene onde evitare confusione ed errori nella determinazione del punteggio.

Obiettivo del gioco è centrare tutti i bersagli dall'1 al 20, in rigoroso ordine crescente. Ogni giocatore (o ogni squadra) ha a disposizione tre freccette per ogni turno e dovrà colpire di volta in volta il bersaglio singolo, il doppio e il triplo (senza un preciso ordine, quindi si può partire dal triplo come dal doppio o dal singolo). Per ciascun bersaglio valido, il giocatore otterrà un punteggio corrispondente al settore colpito, mentre non esistono penalizzazioni per i bersagli mancati.

Appena tutti i giocatori hanno lanciato il terzo dardo, si passerà al numero successivo e così via fino al bersaglio numero 20. A vincere sarà il giocatore e la squadra col punteggio più alto. Ovviamente, il fatto che i bersagli più importanti si trovino tutti nella parte finale di ogni partita non fa che aumentare l'interesse perché è chiaro che con gli ultimi tiri capita frequentemente di ribaltare con facilità il punteggio e assistere così a clamorose rimonte.

Variazioni di regolamento

Essendo una variante non ufficiale, capita spesso che lo Shanghai abbia delle variazioni di regolamento. Ad esempio, è diffusa l'abitudine di completare il giro con dei lanci verso il Bull's Eye (con relativo bersaglio doppio). Inoltre, esiste anche una versione abbreviata che prevede che ogni partita si svolga in 7 turni invece che 20: in questo caso, sarà il giocatore a decidere quali bersagli colpire, ovviamente sempre in ordine crescente. Con quest'ultima formula di gioco, esiste anche la possibilità di vincere la partita in soli tre lanci: basta colpire consecutivamente uno stesso settore sui bersagli singolo, doppio e triplo. Anche nei tornei ufficiali, infine, esiste l'espressione "andare a Shanghai" proprio per indicare quel giocatore che centra i tre bersagli di uno stesso settore nell'arco di un solo turno.

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